Biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi (Crataegus oxyacantha)
La pianta
È un albero i cui rami si dipartono quasi dal terreno; le foglie presentano una seghettatura smussata e i rametti sono muniti di spine. I fiori sono bianchi e contengono gli organi sia maschili sia femminili, grandi poco più di un centimetro, e sbocciano in maggio o in giugno a seconda del luogo e dell’altitudine.
È una pianta poco esigente, che predilige i terreni calcarei e che si rinviene ai margini dei boschi e lungo i sentieri. È comune nella macchia mediterranea dove, in competizione per la luce con altre piante, può svilupparsi in altezza, ma si trova più spesso in forma arbustiva, talvolta isolata, formando un cespuglio intricato e spinoso. Il nome “biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi” si riferisce al colore chiaro della corteccia della pianta. La denominazione scientifica Crataegus, invece, deriva dal greco e significa “che rinvigorisce le capre”, perché nell’ antica Grecia tale arbusto era considerato un ottimo foraggio per questi animali. Allo stesso modo si può dire che le persone Biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi sono quelle che si fanno opprimere da chi le influenza e le domina, che si fanno cioè “mangiare”. I frutti del biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi sono molto ricercati dagli uccelli che, restando ancora nella simbologia, sono gli oppressori che si aggirano intorno a chi si lascia “beccare” e ne diventa così il cibo preferito.
Le proprietà del rimedio:
È il rimedio per coloro che si lasciano influenzare da convinzioni non proprie e che sono oppressi da persone e da situazioni che li condizionano. Aiuta a riconoscere l’individualità, non più soffocata, e a prendere coscienza che ogni essere è il solo a poter determinare per se stesso il bene e il male, guidato dalla propria voce interiore.
Questo rimedio aiuta a non lasciarsi fuorviare dalle opinioni altrui e a non privarsi di ciò che interessa e che si desidera. Dà la possibilità di liberarsi dalle influenze del mondo, rappresentato dalle persone alle quali viene lasciata la direzione della propria vita. Si possono fare errori e in presenza di chi ci opprime si sbaglia in continuazione, ma se non ci si permette di avere idee personali si finisce solo con l’esprimere borbottii e lamenti nei confronti di chi ci sta soffocando.
Il Biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi aiuta coloro che hanno bisogno di continue conferme, che non hanno il coraggio di affrontare situazioni senza ricevere consigli e suggerimenti, che devono diventare visibili al mondo per esprimere le loro opinioni. Favorisce lo sviluppo dell’individualità che è celata perché oppressa e aiuta la liberazione dalle influenze di coloro che vogliono dirigere le vite altrui.
In certe situazioni può accadere di sentirsi così poco rispettati che lo spazio personale diviene ristretto, fino ad annullarsi, creando un vuoto che altri possono riempire con le loro pretese e le loro imposizioni.
Spesso il pretesto dell’amore e dell’affetto è un mezzo impiegato da alcuni per intralciare il cammino di chi li circonda: la motivazione è subdola e viene usata per indebolire la volontà altrui. In altre parole, queste forti personalità mettono in atto ricatti spesso molto sottili che sembrano avere una finalità positiva, ma che in effetti inibiscono il potere decisionale di chi li subisce, impedendo la ricezione della voce interiore. Se chi intende dirigere o gestire la vita degli altri impone loro le proprie convinzioni, valori e principi, questi diventano pesanti catene per chi, come il tipo Biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi, non sa soffermarsi a chiedersi se ciò che sta subendo è veramente ciò che desidera e se si trova davvero nel posto in cui vorrebbe essere.
Non si può essere pervasi dal sentimento di viva partecipazione alla vita, di curiosità, di passione nell’operare se qualcun altro prende decisioni per noi. Ciò che una persona manifesta in questa condizione non è se stessa, ma la lamentela, e da vittima non si assume la responsabilità di ciò che le capita: preferendo il sacrificio alla scelta, non può diventare protagonista.
Chi necessita di questo rimedio non è in grado di proiettare il film della sua vita e si trova inevitabilmente in quello altrui, privo della capacità di cambiare gli eventi che lo vedono coinvolto. Si sentirà intrappolato e per reazione darà l’avvio a meccanismi perversi, ribellandosi, spesso in modo silenzioso, al fatto di essere diventato preda di chi vorrebbe invece allontanare.
Si può scivolare dal ruolo di carnefice a quello di vittima e viceversa, perché entrambi i ruoli si sostengono a vicenda. Diventare consapevoli della parte che si sta svolgendo costituisce il primo passo per essere in grado di interrompere comportamenti viziosi che portano la vittima a essere, in altri momenti, il persecutore, per poi divenire di nuovo il capro espiatorio e successivamente l’oppressore, perpetuando senza fine un ciclo insano. Il mondo sembra essere popolato da molte persone che si comportano da vittime, che sono oppresse, condizionate e influenzabili; forse qualcuno desidera che siano tali o forse a loro stesse sembra comodo potersi lamentare.
Ho letto tempo fa un interessante esperimento messo a punto da alcuni psicologi, in una scuola non italiana, su studenti che dovevano compiere il passaggio a un livello superiore d’istruzione. Sono stati estratti a caso 10 o 12 nominativi di ragazzi appartenenti a classi differenti, che sono stati consegnati ai nuovi insegnanti, dicendo loro che si trattava di alunni con un quoziente intellettivo particolarmente elevato, al di fuori della media. Gli psicologi li hanno inoltre pregati di non farne parola né con i genitori né con i ragazzi, dicendo che solo a fine anno sarebbero ritornati per chiedere informazioni sul loro andamento scolastico.
Ad anno ultimato, come d’accordo, gli psicologi hanno interpellato gli insegnanti e questi hanno fatto loro presente che i ragazzi indicati si erano effettivamente rivelati tra i primi e più brillanti della classe e che tutti avevano dimostrato di possedere un’elevata capacità di socializzazione, diventando un riferimento per i compagni. A questo punto, il test è stato ripetuto su tutti i ragazzi indistintamente: il quoziente intellettivo di quelli segnalati era notevolmente cresciuto.
Gli insegnanti, pur non avendo all’ apparenza riservato privilegi, inconsciamente avevano gettato un occhio particolarmente benevolo su di loro, lanciando segnali significativi di stima e di considerazione. Ciò aveva portato i ragazzi scelti ad avere più fiducia in se stessi e a manifestare le loro capacità; il loro grado di intelligenza, perciò, che per alcuni era inizialmente addirittura al di sotto della media, si era elevato.
Un tempo la scuola si prestava molto bene a essere un’istituzione oppressiva, di cui molti studenti soffrivano l’atmosfera rigida e soffocante.
Oggi le cose sono sicuramente cambiate, ma sono certa che, quando uno sguardo benevolo e di incoraggiamento si posa sullo studente, egli, oggi come ieri, sarà in grado di esprimersi meglio, sarà meno timido, acquisirà visibilità, sicurezza e otterrà risultati migliori.
Sintesi delle proprietà del Biancospino(Crataegus oxyacantha): il rim... Leggi
È consigliato a coloro che si lasciano condizionare, che non riconoscono i propri obiettivi e quindi non sanno esprimere ciò che desiderano veramente per se stessi.
Disagi: Oppressione, Condizionamento, Influenzabilità, Timidezza
Benefici:Visibilità e manifestazione di sé, Consapevolezza degli obiettivi personali, Espansione dello spazio personale