Questi rimedi non rappresentano una sostituzione alle prescrizioni mediche ma si integrano perfettamente con qualsiasi tipo di trattamento. Pertanto possono essere considerati una valida risorsa in aggiunta al trattamento medico necessario e qualificato. Ad ogni modo si tenga presente che ogni essere ha le proprie bellezze e le proprie difficoltà che vanno tenute sempre presenti nella scelta dei rimedi.
Il rimedio personalizzato è quindi sempre da preferire quando le persone da aiutare presentano caratteristiche della loro personalità non contemplate nelle suddette formule. Sono infatti l’osservazione e l’attenzione a chi si vuole aiutare che porteranno alla scelta dei rimedi adatti e soddisferanno le specifiche necessità.
Occorre sempre diluire in acqua i Rimedi puri se la persona è sensibile all’alcool e se il Rimedio è per i bambini. Trattandosi di energie sottili che hanno un’azione vibrazionale e non chimica è possibile che queste energie si potenzino con la diluizione e che abbiano invece un effetto più immediato e fisico se mantenute pure. Ci sono prove, emerse in anni di esperienza floriterapica che attestano ciò, ma si è anche notato che ogni individuo reagisce in modo differente alla concentrazione, per cui è bene porre attenzione a se stessi per adottare la personale modalità. Si tenga presente che i Rimedi floreali non hanno controindicazioni.
Si ricorda inoltre che i rimedi floreali e di fonte, non sono medicine e non ci guariscono nel senso più tradizionale del termine. Non aggiungono nulla al sistema energetico della persona, lo riportano solo all’esperienza dell’equilibrio, del benessere e dell’armonia (se in questo sito vengono usate le parole “cura” e “guarigione”, si intende il processo avente come scopo il ritorno alla manifestazione di benessere che già appartiene al soggetto).
Il dottor Bach inizialmente ha denominato “guaritori” i suoi primi rimedi, prendendo in considerazione la vibrazione che facilita il ritorno all’armonia e all’Unità. Nel suo libro “Guarisci te stesso” egli parla della malattia come di qualcosa che è in sé benefica, che ha lo scopo di ricondurre la personalità alla Volontà Divina dell’Anima, che sa perfettamente per cui può guidare verso il più grande bene. Inoltre enuncia due grandi errori che possono essere fatti dall’uomo e che provocano il conflitto che conduce alla “malattia”: il primo è quello di non obbedire e non onorare i comandamenti della nostra Anima (la dissociazione cioè tra questa e la personalità), il secondo è il fare un torto agli altri, agendo contro l’Unità.
I fiori sono infatti vibrazioni d’amore, sono intelligenze della natura e non possono che aiutarci ad avere rispetto per noi stessi e per gli altri e quando siamo nell’amore tutto può essere trasformato.